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La scrittura illustrata in questo sito ha origine nelle scritture del Rinascimento. Queste possono essere divise genericamente in libraria umanistica e la cancelleresca o italica, ...

La scrittura corsiva italica, cenni storici

Il modello di scrittura illustrato in questo sito ha origine nelle scritture del Rinascimento. Queste ultime si possono sommariamente distinguere in due: la libraria umanistica, che ci ha dato le nostre lettere romane minuscole (ovvero lo stampatello minuscolo), e la cancelleresca o italica, che è una scrittura corsiva.
 
Questi due modelli di scrittura si svilupparono nei primi anni del XV secolo in circoli umanistici della zona di Firenze. I cambiamenti che portarono a questi sviluppi iniziarono tuttavia molto prima nelle università dell'Italia settentrionale, dove alcuni studiosi risvegliarono l'interesse per la letteratura del mondo classico, dando vita a quella che poi sarebbe diventata la forza propulsiva del Rinascimento.

Uno studioso in particolare, Francesco Petrarca (1304-1374), che visse e operò a lungo presso la corte papale di Avignone lontano dalla sua nativa Toscana, diede forza a questo movimento attraverso la propria opera umanistica e letteraria. Combinando idealismo appassionato e studi approfonditi, rianimò l'eredità culturale del mondo antico e trasmise questo entusiasmo a una nuova generazione di seguaci tra cui Salutati, cancelliere di Firenze. 

Coluccio Salutati (1331-1406) era un grande collezionista di opere classiche e fu lui a incoraggiare la sperimentazione con forme di scrittura più chiare, per assicurare accessibilità e accuratezza dei testi. I suoi copisti, principalmente Poggio Bracciolini, trassero ispirazione dalle scritture del Nord Italia dell'inizio del XII secolo quando le forme, basate sulla carolina minuscola, erano aperte e tonde, a differenza della più tarda scrittura gotica, compressa e abbreviata. Le lettere che Poggio sviluppò - a noi note oggi come scrittura umanistica minuscola - erano emblemi di modernità quando la stampa venne introdotta in Italia nella metà del XV secolo. Per riuscire a competere con gli scrivani contemporanei, gli stampatori adottarono per il mercato italiano queste forme di lettere.

La scrittura corsiva associata con il Rinascimento italiano, l'italica, fu probabilmente invenzione di Niccolò Niccoli, un altro letterato fiorentino del circolo di Salutati e Bracciolini. Egli combinò le lettere aperte della minuscola umanistica con le legature diagonali usate nelle forme corsive di scrittura gotica. Popolare tra gli scrivani e i letterati di Firenze, questa nuova scrittura fu introdotta dalla cancelleria papale di Roma  e divenne la scrittura da adottare per coloro che desideravano essere associati con il nuovo spirito erudito e le arti che si stavano diffondendo dal Nord Italia.

Intorno al 1524, a brevissima distanza di tempo tra loro, vennero pubblicati i primi due manuali, uno a opera dell'insegnante veneziano Giovannantonio Tagliente (Lo Presente Libro) e l'altro (La Operina) di Ludovico degli Arrighi , scrivano del Vaticano, editore, insegnante e disegnatore di caratteri. Entrambi i manuali istruivano i lettori e illustravano passo dopo passo la scrittura cancelleresca o italica (per informazioni più approfondite su questi manuali, vedi il libro on line Humanism for Sale, di Paul Gehl e in particolare il capitolo 6.08 con le note a margine: http://www.humanismforsale.org/text/archives/335)

Altri manuali seguirono, tra i quali va ricordato quello di Giovanni Battista Palatino, il Libro nuovo d'imparare a scrivere tutte sorte lettere antiche et moderne di tutte nationi (1540). 

I manuali più influenti del XVI secolo furono tuttavia quelli prodotti da Giovanni Francesco Cresci, uno scrittore della Libreria Vaticana. Il suo primo libro venne pubblicato nel 1560. Egli criticò il lavoro dei precedenti maestri, troppo lento e calcolato, "una cosa di angoli e punte" con lettere strette difficili da legare e introdusse quindi forme più tonde, una maggiore inclinazione, legature più facili ed eseguite con uno strumento più appuntito che rese la scrittura più veloce da eseguire. Questo definì la scrittura "italiana" che avrebbe esteso la propria influenza a tutta Europa nel corso del XVII e XVIII secolo.

Ringraziamenti
Questo testo è stato tratto in parte da A History of Learning to Write di Ewan Clayton, professore di design e direttore dell'International Research Centre for Calligraphy, Università di Sunderlan, England Ewan Clayton web site. Ringrazio anche Paul Gehl, direttore della Newberry Library di Chicago e Robert Williams, storico della Newberry Library, per le note leggibili nei commenti al libro Humanism for Sale di Paul Gehl, che mi hanno permesso di completare l'articolo. Per la bibliografia un ringraziamento va a Robert Williams, storico alla Newberry Library di Chicago.

Bibliografia
Fairbank, Alfred and Berthold Wolpe Renaissance Handwriting. London, 1960.

Gehl, Paul Humanism for Sale: Making and Marketing Schoolbooks in Italy, 1450-1650. Chicago, 2008. http://www.humanismforsale.org/text/
Morison, Stanley Early Italian Writing-Books: Renaissance to Baroque. Boston, 1990.
Osley, A. S. Luminario: An Introduction to the Italian Writing Books of the 16th & 17th Centuries. Nieuwkoop, The Netherlands,1972.
Osley, A. S. Scribes and Sources: Handbook of the Chancery Hand in the Sixteenth Century. Boston, 1980
Tallaksen, Robert J. The Influence of Humanism on the Handwriting of Michelangelo Buonarroti. Master’s Thesis, West Virginia University, 2005. https://eidr.wvu.edu/etd/documentdata.eTD?documentid=4409
Wadrop, James The Scripts of Humanism. Oxford, 1963.

Facsimiles:
Arrighi, Ludovico Vicentino degli. The First Writing Book: An English Translation and Facsimile text of Arrighi’s Operina, the First Manual of the Chancery Hand. New Haven, 1954.
Celebrino da Udine, Eustachio. Eustachio Celebrino da Udene, Calligrapher, Engraver and Writer for the Venetian Printing-press with . . . a complete collotype facsimile of The Way of Learning to Write the Lettera Merchantescha. Paris, 1929.
Cresci, Giovanni Francesco. Essemplare di piv sorti lettere. London, 1968. Includes a complete English translation of the text.
Cresci, Giovanni Francesco. Il Perfetto Scrittore. Nieuwkoop, The Netherlands, 1972.
Ogg, Oscar. Three Classics of Italian Calligraphy: An Unabridged Reissue of the Writing Books of Arrighi, Tagliente, Palatino. Dover Publications, N.p., 1953.
Pacioli, Fra Luca de Alphabet. New York, 1933; Kraus Reprint Co., N.Y., 1969. Text in English only.
Tagliente, Giovannantonio. La vera arte delo excellente scrivere (1524). Nieuwkoop, The Netherlands, 1971.

Testi in italiano:
Scrivere Meglio, Francesco Ascoli, Stampa Alternativa, Roma
Italico per Italiani, Eric Hebborn, Angelo Colla Editore
Scrivere a Mano Libera, Monica Dengo, CIAC - Centro Internazionale Arti Calligrafiche

Da leggere il libro Humanism for Sale di Paul Gehl, che è disponibile on line.
In particolare i capitoli 6.08 e 6.10: www.humanismforsale.org